Le nuove Gloria C8F all’assalto del Formula 2000 Light
Cambiano, 29 – Gloria lancia la sfida alle vetture di F. Renault2000 e F.3 partecipando alla seconda edizione del Trofeo Formula 2000 Light.
L’arma sarà la nuova C8F motorizzata Kawasaki che grazie al nuovo telaio made in Gloria e al peso contenuto, nei test di sviluppo invernali si è mostrata estremamente veloce, dimostrando di poter essere competitiva anche nel confronto con monoposto più costose e potenti. La C8F che parteciperà al “Light” è la stessa vettura che sarà protagonista quest’anno del monomarca Gloria: l’unica differenza è nel motore con il più potente Kawasaki 1400, preparato dal “Reparto Motori” Gloria e con circa 200 cavalli di potenza, al posto del Yamaha FZ1 da un litro.
I piloti selezionati per portare in pista le vetture piemontesi sono l’esperto Davide Amaduzzi e il veloce Federico Glorioso. Il bolognese ha fin qui condotto tutti i test di sviluppo e ha con Gloria un lungo rapporto di reciproca stima avendo, nella sua lunga carriera con le vetture a ruote scoperte, vinto anche il Trofeo Gloria nel 2004. Il giovane torinese invece affiancherà le gare del “Light” al suo impegno principale, il Campionato Italiano di Formula 3.
Enrico Glorioso: “Quest’anno parteciperemo direttamente e con grandi ambizioni al Trofeo F.2000 Light con due nostre vetture spinte, come nella nostra tradizione, da motori motociclistici. Riteniamo che questa scelta, ormai estremamente popolare in tutto il mondo, rappresenti il futuro delle corse in quanto questo tipo di motore può essere considerato un vero motore da corsa avendo tecniche costruttive molto avanzate che permettono di realizzare unità leggerissime ed in grado di raggiungere regimi di rotazione elevatissimi in tutta sicurezza. Siamo anche molto soddisfatti dei risultati ottenuti con il nuovo telaio C8 in tubi quadri che ha una rigidità torsionale assai più elevata del precedente B5 che ci fa ben sperare di poter batterci ad armi pari con vetture più costose e con motori con cilindrate del 50% superiori alla nostra”.